Vi raccontiamo...il Parco Nazionale del Lago Nakuru
Il Parco Nazionale del Lago Nakuru fu fondato nel 1961 e copre un’area di circa 180 kmq, conosciuto come santuario degli uccelli acquatici è un vero paradiso per ornitologi e amanti del bird watching. Il Lago arriva a ospitare oltre un milione di fenicotteri, minori e maggiori, tanto da esser spesso indicato come il lago rosa. Nello stesso habitat convivono decine di migliaia di pellicani bianchi, mignattai, ibis Hadada e sacri, garzette, chiurli, spatole e tanti altri, offrendo così un indimenticabile spettacolo della natura. Sulle sue sponde inoltre offre rifugio per molti animali, tra cui il rinoceronte nero e bianco, tanto che il Parco oggi è un importante santuario dei rinoceronti in Kenya. Non mancano, antilopi d’acqua, facoceri, eland, babbuini, sciacalli, dik dik, impala, bufali, antilopi e leopardi. Il Lago Nakuru è grande ma poco profondo. Gli habitat che circondano il lago sono molto diversi: si incontrano paludi, zone boscose, praterie, savane arboree di acacie, scoscesi dirupi e colline rocciose ricoperte da foreste di gigantesche Euphorbia candelabrum (la più estesa foresta di euphorbia esistente in Africa). Il Lago Nakuru, insieme al Lago Bogoria, è iscritto nella lista dei Patrimoni Unesco.
Vi raccontiamo... la Riserva Nazionale di Masai Mara
La Riserva Nazionale di Masai Mara è una grande Riserva Naturale istituita nel 1961. Situata nella parte Sud-Occidentale del Paese prende il nome dal popolo Masai e del fiume Mara. La superficie del Masai Mara è di 320 km², l’intera Area attraversata dalla Grande Rift Valley è l'habitat più rappresentativo, ovvero quello della savana africana punteggiata dalle tipiche acacie. La Riserva Faunistica è nota per l'eccezionale
concentrazione di fauna e per la celebre “grande migrazione” di gnu e zebre che ha luogo in Aprile-Maggio.
L'icona più nota del Masai Mara è probabilmente l'immagine del leone, di cui si trovano grandi branchi; nelParco sono comunque presenti tutti i cosiddetti Big Five; leone, leopardo, bufalo, elefante, rinoceronte, sebbene la popolazione di rinoceronti neri sia in serio pericolo, (nel 2000 si stimava la presenza di appena 37 esemplari). Gli ippopotami sono numerosi nel fiume Mara e nel fiume Talek senza dimenticare i ghepardi considerati in pericolo, anche a causa del disturbo della visita dei turisti. Come nel Parco del Serengeti, gli gnu sono i
principali abitanti (milioni di esemplari). Essi migrano dal Serengeti al Masai Mara in primavera e viceversain autunno. Nella Riserva numerose sono anche altre specie di antilopi, in particolare la gazzella di Thomson e la gazzella di Grant, gli impala, e grandi branchi di zebre si trovano ovunque.
Vi raccontiamo…il Parco Nazionale di Amboseli
Fu fondato come Riserva Naturale nel 1968 e dichiarato Parco Nazionale nel 1974. Il Parco è caratterizzato da habitat diversi dalle pianure sconfinate alle formazioni rocciose laviche ricoperte da arbusti spinosi alle foreste di acacia o ancora a palmeti, laghi e paludi. I fiumi sotterranei provenienti dal vicino Monte Kilimanjaro alimentano, in modo permanente, le sorgenti e i rigogliosi stagni ricolmi di papiri che, nei periodi di siccità, si popolano un gran numero di specie di animali selvatici alla ricerca di acqua e cibo. L’Amboseli gode di una splendida posizione ai piedi del Monte Kilimanjaro offrendo così un’eccellente vista sulla fauna selvatica che popola il terreno sottostante. Il Parco Nazionale di Amboseli comprende, inoltre, il bacino del Lago Amboseli, solitamente asciutto eccetto durante intense e prolungate stagioni piovose, per questo motivo la sua scarsa vegetazione a causa di lunghi mesi di siccità favorisce la visione degli animali, tra cui i “Big Five” (leoni, elefanti, leopardi, rinoceronti e bufali) e altre specie animale come giraffe, iene, zebre, gnu, ghepardi, ippopotami, gazzelle. Il Parco è noto per le sue grandi famiglie di elefanti, dove ne è presente anche una grossa quantità di uccelli di svariate dimensioni, proprio per questo l’attività di Bird Watching è una delle più consigliate, soprattutto nei mesi tra ottobre e gennaio
Vi raccontiamo... Il Taita Hills Wildlife Conservancy
Il Taita Hills Wildlife Conservancy prende il nome dalle colline circostanti ed è parte integrante delle foreste dell'Eastern Arc, classificate come hotspot della biodiversità. La Riserva copre un'area pari a 28.000 acri, con un habitat formato da; foresta fluviale e savana. La vegetazione solitamente è di buona densità, popolata da Acacie /Commiphora in modo da fare apparire sempreverde sulle zone umide come le pianure centrali del santuario. Il santuario si trova a ridosso del Parco Nazionale Tsavo West ed è un'importante area di dispersione oltre a un corridoio di migrazione per la fauna selvatica tra il Parco Nazionale Tsavo East e il Parco Nazionale Tsavo West, rendendolo un'area turistica ricreativa molto apprezzata e di importanza ecologica. La vista sul Kilimanjaro è un’emozione più unica che rara. La Riserva ospita bufali del capo, elefanti
africani, leopardi, leoni, ghepardi, giraffe Masai, zebea, hartebeest, impala, waterbuck, gazzelle di Thomson, kudu minori, dik-dik, iene, e altri animali più piccoli, compresa una gran numero di avifauna.
Vi raccontiamo…Il Parco Nazionale di Tsavo Est
Il Parco Nazionale di Tsavo Est attraversato dal fiume Galana è creato da pianure semiaride che, con Nello Tsavo Est si hanno maggiori possibilità di avvistare i grandi branchi dei tipici elefanti rossi di Tsavo camminando lungo le rive del fiume, abitato da coccodrilli del Ni grandi predatori aspettano nascosti che le prede si avvicinino per bere. Nel Parco è facile uscire dalla realtà osservando le immense distese di maestosa savana con fino all’orizzonte, interrotto solo da enormi formazioni granitiche che spuntano dalle pianure o che interrompono il corso del fiume, creando canyon e cascate come le impressionanti Lugard’s Falls. Percorrendo il lento corso del fiume, tra baie all’ombra delle palme e vedute scenografiche sullo Yatta Plateau, una preistorica colata di lava si innalza per 150 mt sullo scenario del fiume. Oltre alle grandi mandrie di elefanti lo Tsavo Est non fa mancare rinoceronte, leopardo, bufalo e leone, presenti anche in grande quantità zebre, giraffe, ghepardi, ippopotami, coccodrilli, kudu minori, gerenuk, molti altri tipi di antilopi e moltissima altra fauna selvatica. Il Parco Nazionale dello Tsavo, creato nell'aprile del 1948, appartiene a un sistema di Parchi adiacenti che include il Parco Nazionale delle colline Chyulu, la Riserva Naturale di Ngai Ndethia e la Riserva Naturale di South Kitui, e con 22.000 kmq, diventa il più grande del Kenya ed uno tra più grandi al mondo. L'unione dei due Parchi costituisce uno dei maggiori e più importanti ecosistemi protetti del pianeta
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